Nel corso del ‘600 si afferma in Europa lo Stato moderno, una forma di organizzazione statale caratterizzata dall’unificazione territoriale e dall’accentramento del potere nelle mani del sovrano. Si formano due modelli di governo dello Stato:

  1. la monarchia assoluta, in cui il potere del re è superiore a qualsiasi altra autorità; in base ai principi dell’assolutismo. Per questo la sua autorità è superiore a ogni altro potere, compresi Chiesa e parlamenti;
  2. la monarchia parlamentare, in cui l’autorità del re è limitata da un parlamento.

Il primo si sviluppa in Francia e poi in Russia, il secondo si crea a seguito delle guerre civili in Inghilterra. Proprio in Inghilterra il filosofo Locke si farà promotore di un pensiero di tolleranza, in nome della difesa dei diritti naturali dell’individuo. Locke mette a confronto Stato e Chiesa individuando nella tolleranza il punto di incontro tra le due istituzioni. Nella nostra costituzione il diritto alla tolleranza è assicurato dall’articolo 19, che garantisce la libertà religiosa. Nell’ articolo 7 inoltre si dichiara che lo Stato e la Chiesa sono indipendenti e sovrani, e i loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi, indipendenti dalla Costituzione. L’articolo 21 invece assicura la libertà di pensiero e di parola.