“La struttura architettonica delle città ci racconta spesso le forme del potere politico e delle forme di condivisione di esso. 

Qua da noi a Gubbio esiste la  bellissima Piazza grande, di fronte al Palazzo dei Consoli, costruita a partire dal 1321 per render conto dell’origine del potere comunale sorto a partire dall’ XI secolo. Le istituzioni comunali, poi, si sono protratte fino al XVI secolo anche se sono sopravvissute sottoponendosi al Ducato di Urbino. La piazza però, con la sua simbologia di “potere dal basso” è rimasta viva e luogo simbolo della nostra città. E’ possibile scorgere il legame a doppio filo tra l’imponenza e le caratteristiche innovative del palazzo e le sue funzioni: l’accesso al palazzo dalla piazza conduce direttamente alla Sala dell’Arengo, nella quale l’assemblea del popolo riunito organizzato in corporazioni delle arti e dei mestieri, eleggeva i Consoli. 

Abbiamo deciso di raccontare così, piuttosto che le architetture, le forme del potere che si susseguirono per arrivare alla nostra “sovranità popolare”. Per ora ci siamo soffermati su quelle del XVII secolo, secolo dove nacque in Europa l’idea della divisione dei poteri e poi della tolleranza.

Vi racconteremo in breve l’evoluzione dell’idea di “giustificazione” del potere… portandovi a spasso per l’Europa del XVI secolo per tornare nel nostro Paese. Ci faremo aiutare dal nostro Nao e racconteremo tutto con una mappa geolocalizzata riportata in un sito web con i contributi realizzati in classe e fuori divisi in gruppi.”

Abbiamo scelto di farci aiutare dal robot sociale “Nao v6” e di sfruttare le potenzialità di Tik Tok, per mostrare come la tecnologia possa essere utilizzata per raccontare la “storia”.